Ducati, lavoro flessibile per meta’ dei dipendenti
Smart working in partenza alla Ducati Motor. Sui 1200 lavoratori, saranno potenzialmente interessati circa 650 addetti, tutti impiegati che dovranno però aderire volontariamente alla possibilità di svolgere le proprie mansioni lavorative al di fuori dei locali aziendali. Cinque giorni al mese, uno alla settimana. È questo il cuore dell’intesa raggiunta tra le organizzazioni sindacali unitarie, Fiom, Fim e Uil, e l’azienda di via Cavalieri Ducati. Il lavoro flessibile in Ducati Motor rappresenta, di fatto, un assaggio di quello che entro la fine dell’anno sarà il nuovo integrativo aziendale, scaduto lo scorso marzo e al centro da mesi di un confronto fra le parti. «Sono già un centinaio i lavoratori che hanno palesato la propria intenzione di aderire alla sperimentazione, — informa Bruna Rossetti della rsu Fiom — Sono soprattutto donne, che rappresentano il 19% della forza lavoro. Si proverà per tre mesi, coinvolgendo inizialmente due lavoratori per comparto nella speranza, una volta valutati pregi e criticità, di far diventare il lavoro agile una prassi per chiunque voglia svolgere i propri impegni da casa a partire dal nuovo anno». Al momento restano fuori dallo smart working gli operai, circa 550. «È comunque nostra intenzione — anticipa — trovare formule di flessibilità in ingresso o in uscita anche per loro».