Il governo gialloverde affossa il progetto del Passante di Mezzo
Il nuovo governo Lega-M5S mette una pietra tombale sul Passante di Mezzo, l’allargamento in sede dell’asse tangenziale-autostrada di Bologna. Il ministro dei Trasporti, pentastellato Danilo Toninelli, ha infatti rinviato a data da destinarsi la Conferenza dei servizi che doveva vedere convocati a Roma gli enti locali bolognesi e regionali per ottenere il via libera definitivo al progetto. La situazione di stallo ha scatenato la rabbia della Città metropolitana, del Comune e della Regione ma anche la preoccupazione delle associazioni economiche che chiedono con forza nuove infrastrutture per superare i problemi del nodo di Bologna. Il Mit a trazione grillina però sposa la linea di evitare nuovo consumo di suolo e starebbe lavorando a due soluzioni alternative: la banalizzazione, ovvero l’unione di tangenziale e autostrada in un’unica sede stradale, oppure la cosiddetta terza corsia dinamica in tangenziale, seguendo il modello di quella realizzata in autostrada. Il tira e molla, tra il centrosinistra e l’alleanza Lega-M5S a Roma andrà avanti sicuramente per tutto l’autunno. Nel frattempo però, il leader leghista Matteo Salvini ha anche rilanciato la possibilità di realizzare il Passante Sud, un tunnel lungo almeno 10 chilometri nell’area collinare dell’hinterland bolognese a sud. Una scelta osteggiata dal Pd e considerata, anche sulla base di studi passati, irrealizzabile e dannosa.