I dazi di Trump preoccupano le imprese dell’Emilia-Romagna

La decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di imporre dazi del 25% sulle importazioni di acciaio e del 10% su quelle di alluminio rischia di incidere anche sulle imprese della via Emilia. Confindustria regionale non si fa molte illusioni su questo aspetto: «È ovvio che una politica protezionista avrà ricadute dirette sull’economia, considerando che l’export è il nostro principale fattore di crescita», è la considerazione di via Barberia. I dazi di Trump, per ora, riguardano il nostro export in maniera marginale perché non vanno a toccare i cavalli di battaglia del territorio. Ma il presidente Usa ha già minacciato di tassare anche altri prodotti di esportazione. «Auto, etc.», si è limitato a scrivere sul suo profilo Twitter qualche giorno fa. E qui la situazione cambia. Perché l’export bolognese dei mezzi di trasporto vale, negli Usa, 358 milioni di euro nei primi nove mesi del 2017. Nello stesso periodo tutta la via Emilia (e quindi tutta la Motor Valley) era arrivata a 1,16 miliardi. Per Confindustria «l’Europa deve avere una voce unica e far valere gli interessi dell’industria manifatturiera europea».