Salgono i redditi dei bolognesi ma aumentano le disuguaglianze
È una Bologna a due velocità, dove in alcuni casi le disuguaglianze aumentano e trovano conferma mentre in altri diminuiscono, quella fotografata da uno studio dell’Ufficio statistiche del Comune sui redditi 2015 dei bolognesi dichiarati nel 2016 ai fini Irpef. Complessivamente i redditi dei bolognesi sono aumentati leggermente (0,8%) rispetto al 2014, ma quasi la metà della ricchezza sotto le Due Torri è nelle mani di chi ha più di 60 anni. Il 3,3% dei contribuenti ha dichiarato un importo superiore agli 80.000 e detiene quasi un quinto del totale dei redditi, mentre le donne continuano ad arrancare rispetto agli uomini. Intatte le distinzioni geografiche tra zone benestanti e in difficoltà. Passando a una rapida carrellata di dati, ecco i più significativi: il numero di contribuenti, dopo anni con il segno meno, tra il 2014 e il 2015 è cresciuto (da 293.394 a 293.587). Il reddito totale imponibile ai fini Irpef è passato da 7,266 miliardi a 7,326 miliardi di euro. Il reddito mediano (considereremo questo valore che divide esattamente a metà la distribuzione, limitando l’impatto delle cifre estreme) è stato di 19.557 euro contro i 19.408 dell’anno precedente. Già all’interno di questo calcolo si può notare il risultato più alto per gli uomini (22.028 euro) rispetto alle donne (17.314 euro). Un focus dedicato alle differenze nel periodo 2002-2015 denota però, al netto di un aumento generale del 2,6% dei redditi, due andamenti molto diversi: -1,2% per gli uomini e +7% per le donne.