Minarelli, gli esuberi volontari superano le richieste di Yamaha

Sono 58 gli esuberi volontari nello stabilimento della Motori Minarelli di Calderara. Dieci in meno rispetto ai 68 iniziali annunciati. Ma ne sarebbero bastati 50, o anche qualcuno in meno, per convincere la dirigenza dell’azienda di proprietà di Yamaha a firmare l’accordo e a chiudere la quarta vertenza nel giro di pochi anni. I dipendenti però hanno fatto la fila per lasciare lo stabilimento in cui hanno passato, in molti casi, decenni. Nel giro di pochi giorni erano già in 71, oltre un quarto dei poco più di 250 totali, ad aver chiesto il licenziamento. In cambio una buonuscita da 75.000 euro lordi da cui saranno detratti, per chi lo chiederà, i soldi per attivare un servizio di outplacement, cioè percorsi di riqualificazione in un’agenzia esterna. Usciranno comunque in 58, privilegiando i reparti in cui erano indicati gli esuberi e poi l’ordine di presentazione della domanda. Ma avrebbero potuto essere molti di più. Comunque, secondo Fim e Fiom, l’accordo «non risolve i problemi che restano aperti, a partire dall’inadeguatezza del piano industriale di Yamaha».