Industria 4.0, sei grandi progetti puntano sull’Emilia-Romagna

Oltre 40 milioni di euro di investimenti e nuovi posti di lavoro. Questo si attende l’Emilia-Romagna dalla chiusura degli accordi con sei imprese che hanno partecipato al secondo bando regionale per l’industria 4.0. Due progetti riguardano Bologna, che dovrebbe ospitare un centro di ricerca su Active Intelligence dell’Ibm e un centro digitale interattivo della californiana Eon Reality. Ibm è intenzionata a investire oltre cinque milioni di euro sotto le Torri nel prossimo biennio con l’obiettivo di combinare nuove e diverse tecnologie nell’ambito dell’intelligenza artificiale in settori come salute e benessere. Un altro centro che aspira a diventare l’hub italiano per lo sviluppo di contenuti e applicazioni legati alla realtà virtuale aumentata è quello proposto da Eon Reality. La società californiana, fondata nel 1999 a Irvine in California, sviluppa piattaforme digitali per le imprese, nei settori dell’istruzione e della formazione. L’obiettivo del nuovo centro, che avrà tra i suoi partner pure l’Università di Bologna, e che aprirà alle Roveri, è accelerare il rapporto uomo-macchina simulando la realtà (ad esempio con occhiali tridimensionali che indicano con precisione un punto sul quale intervenire, utile sia per un operaio che per un chirurgo). Da dicembre fino alla fine del 2020 Eon vuole investire oltre 24 milioni di euro e offrire lavoro a 160 persone. Nel Bolognese, a Castel San Pietro Terme, nel prossimo biennio investirà Aetna Group spa, azienda di Verrucchio (Rimini) che opera nel packaging specializzato con impianti produttivi in Italia, Usa, Brasile e Cina. Lo stabilimento di Castel San Pietro diventerebbe il secondo principale per l’azienda dopo quello nel riminese. Il programma che ha superato il bando si chiama «Techlab 4.0» e vuole sviluppare nuovi progetti per l’automazione distribuita di sistemi produttivi nell’ambito dell’internet of things. A Imola la Sacmi ha colto l’opportunità di Viale Aldo Moro per realizzare un nuovo centro di ricerca, una piattaforma software per la simulazione digitale oltre a un percorso formativo per 20 neo assunti che aprirà la strada ad una Academy 4.0 interna all’azienda. A Faenza la Bucci Automations spa (macchine e utensili) ha in mente di creare un centro ricerche con servizi internet of things per l’automazione industriale. Mentre a Modena la startup Energy Way Srl, che opera nel settore del data management industriale, è pronta ad allargarsi allo studio dei Big Data.