Ima con la parmense Mapster nelle capsule per il caffé

Il gruppo Ima stima per il 2017 ricavi superiori a 1,4 miliardi di euro e un margine operativo lordo a circa 205 milioni (1,310 miliardi e 185,1 milioni nel 2016). L’assemblea dei soci del gruppo bolognese specializzato nella produzione di macchine automatiche per il packaging ha approvato il bilancio dell’anno passato. Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, spiega la società, «l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 dicembre 2016 ed il buon andamento degli ordinativi nei primi tre mesi dell’anno consentono ad Ima di prevedere un esercizio in ulteriore crescita sia per linee interne sia attraverso acquisizioni». Per Alberto Vacchi, presidente e ad del gruppo, «nel corso del 2017 il nostro impegno sarà volto a rafforzare tutte le linee di business e consolidare i recenti investimenti». Intanto l’azienda di Ozzano, tramite la sua controllata Gima, ha perfezionato l’acquisto dell’80% del capitale di Mapster srl. La società, che ha sede a Parma, di proprietà degli imprenditori Rolleri e Renda, è un’azienda attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il riempimento e confezionamento di capsule di caffè. Per l’acquisto Ima ha speso 2,4 milioni. Mapster, che ha circa 15 dipendenti, prevede, per il 2016, un fatturato consolidato di circa 7,5 milioni.