Distretti dell’Emilia-Romagna: dodici su diciannove in crescita
Export e innovazione trainano i distretti industriali, che nel 2016 si confermano il motore della crescita dell’Emilia-Romagna. È il quadro che emerge dal «Monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna», curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo e presentato con gli aggiornamenti al quarto trimestre del 2016. Nel complesso si tratta di dati positivi: l’anno scorso la crescita dell’export dei poli industriali regionali è stata del 2,1% (1,3% nell’ultimo trimestre), superiore a quello dei distretti italiani (+0,3%) e in linea col dato del manifatturiero regionale (+1,5%). Nello studio emerge come siano ormai stati recuperati i livelli precedenti alla crisi, anche se ci sono alcune ombre: su 19 distretti analizzati, 12 hanno chiuso il 2016 con un saldo positivo, mentre per 7 ha prevalso il segno meno. Nello specifico trend favorevole per le piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e nel settore della meccanica per le macchine utensili di Piacenza (+14,6%), delle macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+4,8% secondo i dati Acimac), delle macchine per il legno di Rimini (+11,3%) edei ciclomotori di Bologna (+6,1%). Calo invece per le macchine da imballaggio di Bologna (-3%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-3,8%) e della food machinery di Parma (-7,1%), anche se quest’ultima ha mostrato segnali di recupero nel quarto trimestre 2016. Bene il settore alimentare, con crescita per i salumi di Parma (+7,6%) e del modenese (+2,6%), mentre è proseguita la tendenza negativa per i salumi di Reggio Emilia (su cui però pesa l’acquisizione di Unipeg da parte di Inalca). Bene anche i due distretti del lattiero caseario di Reggio Emilia (+11,1%) e parmense (+7%), così come l’ortofrutta romagnola (+4,3%). In calo del 4%, invece, l’alimentare di Parma. Nel comparto della moda segnali positivi per la maglieria e l’abbigliamento di Carpi (+3,3%) e l’abbigliamento di Rimini (+4,7%), mentre hanno subito un calo le esportazioni di calzature di San Mauro Pascoli (-4%). Timidi segnali di ripresa per l’export dei mobili imbottiti di Forlì che però nel 2016 ha subito un complessivo arretramento (-3,6%). Segno positivo anche per i poli tecnologici regionali, con risultati decisamente migliori rispetto alla dinamica nazionale (+2,1% contro -0,7%). Ancora trainante il polo ICT di Bologna e Modena (+4,8%), bene anche il polo biomedicale di Bologna (+7,3%) mentre ha chiuso invece in negativo il polo biomedicale di Mirandola (-4,6%).