Citta’ metropolitana, un accordo per facilitare la nascita di aziende

È stato approvato  da Città metropolitana, Camera di Commercio di Bologna, Comune di Bologna e Aster lo schema di accordo per la realizzazione del progetto Sai – Servizi per l’avvio di impresa. L’obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi gratuiti di supporto per l’avvio di una nuova impresa. In particolare la Città metropolitana ha messo a punto un modello consolidato di sostegno allo start-up imprenditoriale, basato sulla rete di sportelli per un accompagnamento specializzato agli aspiranti imprenditori. Il Comune con il progetto Incredibol promuove la crescita e la sostenibilità del settore creativo a Bologna e in Emilia-Romagna insieme ad una rete di partner pubblici e privati, già attivi sul territorio con diversi servizi a favore dei giovani creativi che vogliono fare delle proprie idee una professione. La Camera di Commercio tramite lo sportello Genesi – Nuove imprese mette a disposizione un servizio gratuito di primo orientamento con informazioni e strumenti utili per fornire un supporto all’aspirante imprenditore per l’avvio di impresa. Aster, con la gestione della piattaforma EmiliaRomagnaStartUp, è invece il punto di riferimento regionale per la creazione di imprese innovative.

Unipol fa piu’ utili anche con meno premi

Il gruppo Unipol ha chiuso il primo trimestre dell’anno con un utile netto consolidato di 157 milioni, in crescita del 4% rispetto allo stesso periodo del 2016, mentre registra una significativa battuta d’arresto la raccolta assicurativa, con premi in calo di oltre 1,5 miliardi(-32,9%), a quota 3,2 miliardi di euro. Il calo della raccolta è imputabile alla contrazione del 56,6% della raccolta nel ramo vita, dove il gruppo ha scelto di limitare la produzione a causa di «un contesto di mercato ancora caratterizzato da tassi di interesse molto contenuti e negativi sul breve termine».

Emak acquista la maggioranza della mantovana Lavorwash

Emak, società reggiana quotata a Piazza Affari e attiva nei settori  delle attrezzature per esterni, pompe e water jetting, ha firmato, attraverso la controllata Comet, un contratto vincolante per l’acquisizione dell’83,1% del gruppo mantovano Lavorwash, attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di una vasta gamma di macchine dedicate alla pulizia. L’azienda emiliana ha valutato il 100% di Lavorwash 55 milioni di euro, esclusa la posizione finanziaria netta normalizzata. Lavorwash ha stabilimenti produttivi in Italia, Cina e Brasile, e controllate distributive in Spagna, Francia, Gran Bretagna, Polonia e Cina. Nel 2016 ha fatturato 70 milioni di euro, con un margine operativo lordo di 9,5 milioni di euro, un utile netto di 5,8 milioni di euro e una posizione finanziaria netta positiva per circa 17 milioni. Emak ha realizzato nel primo trimestre 2017 ricavi consolidati pari a 119,2 milioni, rispetto a 114,3 milioni dello scorso esercizio, in aumento del 4,3%.

Unioncamere: calano del 4,7% le imprese giovanili in regione

Calano le imprese giovanili in Emilia-Romagna. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Unioncamere regionale secondo cui le aziende guidate da giovani sono 28.806, pari al 7,1% di quelle regionali: 1.420 in meno rispetto a 12 mesi f(-4,7%). La diminuzione, in particolare, è dovuta alle ditte individuali, diminuite di 1.247 unità (-5,3%) ma frenano anche le società di persone (-9,7% per 226 unità) mentre tra i settori le costruzioni cedono il 12,5%, l’industria il 6,2%, i servizi il 2,4% e il commercio il 4,4%. In crescita le imprese giovanili attive nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, con un incremento di 58 imprese, pari al 2,8%.

La svalutazione di Atlante pesa sui conti della Bper

Il gruppo Bper ha chiuso il primo trimestre 2017 con un utile netto di 14,6 milioni di euro, praticamente dimezzato rispetto ai 31 milioni dello stesso periodo del 2016. Sul risultato pesa la svalutazione di 17 milioni apportata alla quota nel fondo Atlante, al netto della quale l’utile si sarebbe attestato a 25,9 milioni. In lieve ripresa il risultato della gestione operativa (+0,5% a 191,3 milioni), per effetto della forte azione di contenimento dei costi operativi (-1,7% a 309,4 milioni) che compensa il marginale calo della redditività operativa (-0,9% a 500,8 milioni).

Sale l’utile di IGD nei primi mesi 2017

Ricavi complessivi consolidati di 35,4 milioni di euro, in crescita del +4,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Utile netto del gruppo 14,3 milioni di euro (+13%). Sono alcuni dati del resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2017 approvato dal cda della bolognese Igd-Immobiliare Grande Distribuzione, uno dei principali operatori italiani nella proprietà e gestione di centri commerciali della grande distribuzione organizzata. Il gruppo conferma gli obiettivi di crescita per l’intero 2017, comunicati a febbraio (+18-19% a fine 2017).

Fondazione Carisbo: Sibani si dimette, anzi no

Continuano le controversie all’interno della Fondazione Carisbo, con le dimissioni, subito ritirate, del presidente Leone Sibani. Dimissioni «irrevocabili»,poi revocate durante un cda urgente che ha sollecitato Sibani a proseguire: la sua scelta era stata dettata dalla redistribuzione di alcune deleghe di peso ad altri esponenti del consiglio di amministrazione (gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare, rapporti con le altre fondazioni e con l’Acri, relazioni con le istituzione cittadine). Una sorta di commissariamento, l’ultimo schiaffo di un organismo ostile al suo presidente. «Il consiglio di amministrazione della Fondazione, convocato da Sibani, ha confermato la collegialità operativa quale strumento condiviso per i diversi ambiti di intervento della Fondazione stessa, nel rispetto della rappresentanza statutaria», si legge nella breve nota diffusa al termine della riunione. «Il presidente Sibani ha comunicato la revoca delle dimissioni in ragione della fase di significativo impegno che attende la Fondazione nell’ultimo anno di incarico del consiglio di amministrazione», prosegue il comunicato stampa. «Mi sento un presidente con i pieni poteri. L’equivoco nasce dal fatto che si è parlato di sottrazioni di compiti al presidente che di fatto non sono avvenute. I compiti definiti dallo Statuto non vengono toccati», afferma il banchiere. La Fondazione ha inoltre approvato il bilancio 2016, con un utile da oltre 26 milioni di euro, quasi doppio rispetto al 2015 e un patrimonio netto in crescita a 766 milioni di euro. L’attività erogativa ha portato 263 interventi per un totale di 15,6 milioni di euro assegnati.

Boom di transiti al Marconi: in vista quota otto milioni

L’assemblea dei soci dell’aeroporto Marconi ha approvato il bilancio del 2016 e, a fronte di un utile netto consolidato di 11,4 milioni (10,5 milioni della capogruppo), ha deliberato la distribuzione di un dividendo lordo di 0,277 euro per azione: un monte dividendi di 10 milioni con un payout del 95%. L’Ebitda consolidato è stato pari a 28,2 milioni (+18,1% in confronto all’esercizio 2015) e l’utile netto consolidato ha registrato una crescita di oltre il 60% rispetto all’anno precedente, attestandosi appunto a 11,4 milioni. «Un risultato importante – ha detto il presidente dell’aeroporto, Enrico Postacchini – che dà soddisfazione a chi ha investito in questo aeroporto. I numeri sono in crescita anche sulla prospettiva del 2017: l’obiettivo del 2016 dei 7 milioni di passeggeri è stato ampiamente superato, ora la prospettiva è di veleggiare verso l’aumento di un milione di passeggeri andando verso gli otto milioni». L’ad Nazareno Ventola ha ricordato come «quello realizzato è il migliore utile della società degli ultimi anni: «I passeggeri sono aumentati dall’11,5%, i movimenti del 7,9% è stato un anno in cui abbiamo introdotto nuove compagnie». Attesa inoltre per possibili collegamenti aerei con la Cina e gli Stati Uniti.

Distretti dell’Emilia-Romagna: dodici su diciannove in crescita

Export e innovazione trainano i distretti industriali, che nel 2016 si confermano il motore della crescita dell’Emilia-Romagna. È il quadro che emerge dal «Monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna», curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa San Paolo e presentato con gli aggiornamenti al quarto trimestre del 2016. Nel complesso si tratta di dati positivi: l’anno scorso la crescita dell’export dei poli industriali regionali è stata del 2,1% (1,3% nell’ultimo trimestre), superiore a quello dei distretti italiani (+0,3%) e in linea col dato del manifatturiero regionale (+1,5%). Nello studio emerge come siano ormai stati recuperati i livelli precedenti alla crisi, anche se ci sono alcune ombre: su 19 distretti analizzati, 12 hanno chiuso il 2016 con un saldo positivo, mentre per 7 ha prevalso il segno meno. Nello specifico trend favorevole per le piastrelle di Sassuolo (+7,9%) e nel settore della meccanica per le macchine utensili di Piacenza (+14,6%), delle macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+4,8% secondo i dati Acimac), delle macchine per il legno di Rimini (+11,3%) edei ciclomotori di Bologna (+6,1%). Calo invece per le macchine da imballaggio di Bologna (-3%), delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-3,8%) e della food machinery di Parma (-7,1%), anche se quest’ultima ha mostrato segnali di recupero nel quarto trimestre 2016. Bene il settore alimentare, con crescita per i salumi di Parma (+7,6%) e del modenese (+2,6%), mentre è proseguita la tendenza negativa per i salumi di Reggio Emilia (su cui però pesa l’acquisizione di Unipeg da parte di Inalca). Bene anche i due distretti del lattiero caseario di Reggio Emilia (+11,1%) e parmense (+7%), così come l’ortofrutta romagnola (+4,3%). In calo del 4%, invece, l’alimentare di Parma. Nel comparto della moda segnali positivi per la maglieria e l’abbigliamento di Carpi (+3,3%) e l’abbigliamento di Rimini (+4,7%), mentre hanno subito un calo le esportazioni di calzature di San Mauro Pascoli (-4%). Timidi segnali di ripresa per l’export dei mobili imbottiti di Forlì che però nel 2016 ha subito un complessivo arretramento (-3,6%). Segno positivo anche per i poli tecnologici regionali, con risultati decisamente migliori rispetto alla dinamica nazionale (+2,1% contro -0,7%). Ancora trainante il polo ICT di Bologna e Modena (+4,8%), bene anche il polo biomedicale di Bologna (+7,3%) mentre ha chiuso invece in negativo il polo biomedicale di Mirandola (-4,6%).

Ima con la parmense Mapster nelle capsule per il caffé

Il gruppo Ima stima per il 2017 ricavi superiori a 1,4 miliardi di euro e un margine operativo lordo a circa 205 milioni (1,310 miliardi e 185,1 milioni nel 2016). L’assemblea dei soci del gruppo bolognese specializzato nella produzione di macchine automatiche per il packaging ha approvato il bilancio dell’anno passato. Se le condizioni attuali troveranno conferma nei prossimi mesi, spiega la società, «l’elevata consistenza del portafoglio ordini al 31 dicembre 2016 ed il buon andamento degli ordinativi nei primi tre mesi dell’anno consentono ad Ima di prevedere un esercizio in ulteriore crescita sia per linee interne sia attraverso acquisizioni». Per Alberto Vacchi, presidente e ad del gruppo, «nel corso del 2017 il nostro impegno sarà volto a rafforzare tutte le linee di business e consolidare i recenti investimenti». Intanto l’azienda di Ozzano, tramite la sua controllata Gima, ha perfezionato l’acquisto dell’80% del capitale di Mapster srl. La società, che ha sede a Parma, di proprietà degli imprenditori Rolleri e Renda, è un’azienda attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di macchine automatiche per il riempimento e confezionamento di capsule di caffè. Per l’acquisto Ima ha speso 2,4 milioni. Mapster, che ha circa 15 dipendenti, prevede, per il 2016, un fatturato consolidato di circa 7,5 milioni.