Mirandola saluta Mario Veronesi inventore del polo biomedicale

È morto a 85 anni Mario Veronesi, il «papà» del più che milionario distretto biomedicale di Mirandola. Veronesi da cinque anni era costretto a sottoporsi a dialisi, la stessa terapia per l’insufficienza renale che l’imprenditore fece sbarcare in Europa nel 1962. In quegli anni Veronesi fondò la Miraset, azienda di tubicini in plastica, per poi creare il primo rene artificiale con Sterilplast, ancora i sistemi di dialisi con Dasco e poi Bellco, gli ossigenatori con Dideco, i dispositivi per anestesia con Darex. Si tratta dei brand rilevati via via da multinazionali come Sandoz, Mallinckrodt e Pfizer.

IMA si compra Eurosicma e porta in borsa Gima TT

Ima ha sottoscritto con la famiglia Redaelli un accordo per l’acquisto del 60% delle azioni della società Eurosicma spa con sede a Segrate (Milano), che produce e commercializza macchine automatiche ed impianti per il confezionamento orizzontale in flowpack e fold per l’industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. La società alla data del closing stima una posizione finanziaria netta positiva pari a circa 7 milioni di euro e prevede per l’esercizio 2017 un fatturato di circa 27 milioni e un Ebitda pari a 4,5 milioni di euro. L’operazione prevede un esborso per Ima pari a circa 26 milioni di euro, da versarsi al closing previsto entro il 30 settembre 2017 e la sottoscrizione di contratti di opzione sul restante 40% da esercitarsi entro il mese di aprile 2027. Intanto Gima TT, controllata di Ima, si prepara a sbarcare in Borsa. L’azienda, che ha sede a Zola Predosa,  ha presentato a Borsa Italiana la richiesta di rilascio del giudizio di ammissibilità alla quotazione sul mercato telematico azionario.

La Philip Morris raddoppia altri 500 milioni su Crespellano

Philip Morris raddoppia. E annuncia un investimento di altri 500 milioni di euro per espandere la capacità produttiva dello stabilimento di Crespellano (Bologna), quello dove si producono gli stick di tabacco usati con il dispositivo di riscaldamento elettronico Iqos. La multinazionale stima che l’operazione porterà alla creazione di altri 600 posti di lavoro. Lo stabilimento di Crespellano attualmente impiega oltre 600 persone (oltre 1.000 quelle impiegate dal gruppo sul territorio bolognese considerando anche gli stabilimenti di Zola Predosa) altamente qualificate in settori quali la meccanica, l’elettronica e la chimica.

Gelata di primavera per le costruzioni

Un’ inversione di tendenza ha riportato in negativo l’andamento congiunturale dell’industria delle costruzioni emiliano-romagnola. Questa in sintesi l’indicazione dell’indagine realizzata in collaborazione tra Camere di Commercio e Unioncamere Emilia-Romagna. Nel primo trimestre 2017, il volume d’affari a prezzi correnti è diminuito dell’1,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il saldo dei giudizi tra la quote delle imprese che rilevano un aumento o una riduzione del volume d’affari rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno è divenuto bruscamente negativo passando da quota 5,9 a -5,3 punti. Si conferma la correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari, che risulta pari a -1,5% per le piccole e medie imprese e a +0,6% per le grandi. A fine marzo, le imprese attive nelle costruzioni erano 66.395, quindi 1.004 in meno (-1,5%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Trentotto anni di profitti nei bilanci della Camst

Camst chiude il 2016 con 580 milioni di euro di fatturato aggregato di gruppo più 110 milioni di portafoglio estero, 9,1 milioni di euro di utile, 25 milioni di investimenti, 116 milioni di pasti sfornati, 201 milioni di patrimonio netto. «Da 38 anni Camst chiude in utile; è un segnale forte che sottolinea la solidità dell’impresa» commenta Antonella Pasquariello, presidente di Camst».

Per la Fondazione Carisbo il 93% di disponibilita’ in piu’

Il bilancio 2016 della Fondazione Carisbo ha registrato un avanzo di esercizio di 26,2 milioni, in aumento del 93% rispetto all’anno precedente per effetto dei maggiori proventi Intesa ricevuti. Le disponibilità 2016 attuano una programmazione 2017 che prevede 16,7 milioni di erogazioni. Nel 2016 sono stati approvati 263 interventi e assegnati 15 milioni di euro così distribuiti: 1,4 alla ricerca scientifica anche in ambito medico, 300.000 all’istruzione, 8,5 milioni alle attività culturali, 5,2 milioni all’assistenza e alla tutela delle categorie deboli.

Nel piano triennale Conad ricavi annui in salita del 4,8%

Il bilancio 2016 di Conad si è chiuso con un fatturato di 12,4 miliardi di euro, 230 milioni di euro in più dell’anno precedente con un incremento dell’1,6%. Il colosso della grande distribuzione ha visto la quota di mercato attestarsi all’11,95%. «Per quanto ci riguarda – osserva l’amministratore delegato  Francesco Pugliese -. Abbiamo un solido piano di investimenti per crescere a tassi superiori alle medie di mercato». Nel dettaglio, viene spiegato, il piano strategico di sviluppo prevede per il triennio 2017-2019 investimenti per 1 miliardo di euro con il fatturato previsto in crescita del 4,7% all’anno. Nel primo trimestre 2017 Conad registra un incremento di vendite di 171,6 milioni di euro (+4,8%) rispetto allo stesso periodo 2016.

Boni lascia Bologna Fiere. Calzolari in pole position

Capolinea a Bologna Fiere per la presidenza di Franco Boni. Se dopo lunghe trattative gli azionisti pubblici e privati sembrano aver trovato una condivisione sullo statuto, Boni ha salutato le Due Torri nonostante fino a poche settimane la sua riconferma sembrasse scontata. Il manager si è detto disponibile a poter continuare la sua collaborazione nel caso in cui fosse necessario traghettare il quartiere fieristico verso l’aggregazione con Parma e creare così una holding unica. Per la sua successione il nome più gettonato è quello di Gianpiero Calzolari, presidente della Granarolo e vicepresidente di via Michelino, che riavvicinerebbe la parte pubblica e la componente privata della società.

Amadori continua a crescere e pianifica nuovi investimenti

L’esercizio 2016 di Amadori si è chiuso con un fatturato di un miliardo e 200 milioni di euro, un margine operativo lordo di 84 milioni. L’azienda agroalimentare cesenate attiva in particolare nel settore avicolo, lo scorso anno ha fatto investimenti per 78 milioni di euro e ne prevede nei prossimi cinque anni altri per 200 milioni di euro. La società romagnola copre una quota di mercato sulle carni avicole in Italia intorno al 30%.

CPL Concordia riduce le perdite e incamera nuove commesse

Cpl Concordia, il colosso cooperativo modenese attiva soprattutto nelle costruzione di reti gas, ha chiuso il bilancio 2016 con una perdita di 1,4 milioni di euro a fronte di un valore della produzione di 223 milioni. Nel 2015 le perdite erano state di 14,8 milioni. Sono i dati approvati dall’assemblea dei soci: il presidente Mauro Gori ha detto all’assemblea che ci sono margini di ottimismo per il 2017, grazie a contratti pluriennali e nuove commesse, fra cui il global service del Policlinico universitario Tor Vergata di Roma (82 milioni di euro in 9 anni).