Volkswagen-Audi ha deciso: la Ducati non é in vendita

Dopo il comunicato di Audi Group, che smentiva la vendita di Ducati, arriva ora la conferma da parte di Rupert Stadler, Ceo del Gruppo di Ingolstadt, riguardante «una stabilità della proprietà di Audi Group in Ducati» ed anche l’annuncio che «nei prossimi anni, secondo il business plan esistente, verranno anche fatti investimenti in Ducati per fare crescere il portfolio e l’azienda». Stadler ha precisato che «alla Ducati hanno fatto in questi anni un lavoro molto professionale e il Gruppo valuta positivamente i risultati ottenuti». Stadler ha anche ribadito di aver esaminato «il portfolio dei nuovi prodotti Ducati per i prossimi due anni» e di considerarlo «molto buono». Accennando a future espansioni della gamma, il Ceo ha detto di aver visto e apprezzato una concept di moto a trazione elettrica, mentre sulla possibilità di un superscooter Ducati Stadler ha detto «se ci sarà certamente lo guiderò per primo e quindi sarò in grado di dare il mio feedback sul fatto che sia una vera Ducati».

Day festeggia i 30 anni con il welfare aziendale

L’azienda bolognese Day, parte del Gruppo Up che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alle persone, compie 30 anni. E sceglie di festeggiarli con i dipendenti, che «da quest’anno e per quelli a venire avranno a disposizione circa 600 euro da destinare in pacchetti di salute integrativa per sè e per la famiglia, o in previdenza integrativa». Da un sondaggio interno sulla popolazione aziendale, composta in larga parte da donne giovani e mamme, è emerso infatti che per il 70% la prima soluzione è l’opzione preferita. Day fa inoltre sapere di aver avviato «programmi di benessere aziendale interni dedicati ai dipendenti, con cui costruisce direttamente il piano di welfare: diversi servizi di conciliazione vita privata-lavoro, dai massaggi alla scrivania, ai servizi di conciergerie fino alla consegna di alimenti bio a chilometro zero».

Illumia compra Electra e aggiunge 100 mila clienti

Illumia, società bolognese attiva nella vendita di energia elettrica e gas su tutto il territorio nazionale, ha completato l’acquisizione del ramo d’azienda di Electra Italia (parte del gruppo svizzero Bkw) relativo alla fornitura di energia e gas alle piccole e medie imprese e ai reseller. Con questa operazione, viene spiegato, Illumia consolida la propria presenza sul mercato elettrico nazionale: potrà «fornire per il prossimo anno circa 100.000 nuovi clienti domestici e 1.500 nuove utenze di piccole e medie imprese». Inoltre, si legge ancora nella nota, l’operazione porterà ad un aumento dell’energia venduta fino a 500 Gwh in più rispetto agli attuali 3.600 e si allargherà la rete di collaboratori, con circa 35 nuove risorse tra dipendenti e agenti specializzati.

La Fondazione del Monte conferma budget e impegni

Un milione di euro (in due anni) per la Torre biomedica del Sant’Orsola, «nessun taglio» e la conferma degli impegni per rilanciare la Quadreria di Palazzo Magnani. Giusella Finocchiaro, presidente della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna ha anticipato il contenuto del documento programmatico che fissa entità e destinazione delle erogazioni per il 2018. La Fondazione di via Donzelle conferma l’ammontare complessivo delle somme da destinare ai progetti culturali, sociali e in campo scientifico: 5,7 milioni di euro. «Stiamo elaborando il documento programmatico previsionale per 2018. Abbiamo detto lo scorso anno che le erogazioni sarebbero state stabili per i prossimi tre anni e manteniamo la promessa. Quindi non tagliamo», sottolinea la Finocchiaro. «Il budget è di 5,7 milioni: il 40% andrà alla cultura, il 40% sociale, il 10% alla ricerca scientifica e il restante 10% allo sviluppo locale», dettaglia Finocchiaro.

Le nozze Alstom-Siemens fanno paura ai bolognesi

La nascita del colosso dei treni, sancita dall’accordo tra Siemens e Alstom (operazione che si concluderà probabilmente nel 2018 contando 50.000 addetti) mette ansia anche sotto le Due torri. Le nozze, infatti, toccano anche il polo da 600 addetti che la stessa Alstom ha a Bologna. Il  lancio  dell’operazione è stato accompagnato dall’annuncio di posti di lavoro garantiti in Francia e Germania. E in Italia? A Bologna la sede Alstom, dove già l’anno scorso il sindacato fece barricate contro il trasferimento di 33 addetti, occupa 600 dei circa 2.500 dipendenti totali degli stabilimenti italiani.

Gima in borsa, per i Vacchi una nuova corsa all’oro

Debutto con successo in Borsa per Gima Tt, società del packaging del tabacco controllata dalla Ima di Alberto Vacchi: il 2 ottobre il primo giorno a Piazza Affari è stato chiuso con un +22% a 15,3 euro ad azione, dopo una fase di collocamento che aveva chiuso la forbice a un valore massimo di 12,5 euro. Il trend positivo è stato confermato durante tutto il mese, chiudendo a fine ottobre con un valore di 15,9 euro. Il successo era scontato: Gima Tt prevede di registrare a fine anno ricavi nell’ordine dei 145-150 milioni di euro, con un margine operativo lordo del 40%.

Motori Minarelli, a rischio in 68 se Yamaha non innova

68 lavoratori a rischio alla Motori Minarelli di Calderara di Reno, azienda di proprietà del gruppo Yamaha. La direzione aziendale ha confermato la procedura di licenziamento per 68 dipendenti sui 259 dello stabilimento. I sindacati chiedono un piano industriale di rilancio e che preveda investimenti su nuovi prodotti e nuove tecnologie «all’interno di una più complessiva strategia che non faccia disperdere le conoscenze e le capacità dei lavoratori». Il tavolo di trattativa, che ha già visto un primo incontro nella sede di Confindustria, proverà a placare per l’ennesima volta l’allarme occupazione per l’azienda.

E Amazon crea a Valsamoggia la piattaforma di spesa rapida

Amazon raddoppia lungo la via Emilia e dopo la mega-sede di Piacenza sta lavorando a ritmi serrati per un nuovo magazzino a Crespellano (Valsamoggia): un quartiere logistico votato – secondo i rumors – a portare sotto le Due Torri il servizio di spesa rapida, come già avviene a Milano e periferia. Una modalità di spesa che consente di avere a casa il proprio carrello scelto online in un’ora. Nel caso di Bologna si tratta di un hub da circa 8.000 metri quadri (a Piacenza sono più di 100.000 metri), ma che può rivoluzionare le consegne in città.

a cura di Mauro Giordano

COOP 3.0 diventa easy per la spesa digitale

Dopo avere messo radici a Roma, nel febbraio scorso, sbarca ora anche a Bologna Easycoop, la piattaforma di e-commerce per la spesa quotidiana di Coop Alleanza 3.0, il gruppo nato nel 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Estense e Coop Nordest. L’assortimento complessivo comprende oltre 10.000 referenze. Il servizio comprende anche il recapito a domicilio della spesa, per ordini di almeno 50 euro: la consegna scatta dal giorno successivo, nella fascia oraria indicata dall’acquirente (dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22) e il servizio è a pagamento, per importi che variano in base alla reperibilità definita dal destinatario (minimo di 2,90 euro). Un sms inviato con una mezz’ora di anticipo sul recapito avverte dell’arrivo del fattorino e ne comunica nome e identificativo. L’importo finale (costo del trasporto compreso) può essere pagato direttamente online, alla fine della spesa, oppure alla consegna, anche con carta di credito o bancomat. Dal 4 settembre EasyCoop è a disposizione degli abitanti di Bologna e dei comuni limitrofi di Casalecchio, Castelmaggiore, Castenaso, Granarolo, San Lazzaro. Entro fine settembre il servizio si estenderà anche ad altri centri tra i quali Zola Predosa, Calderara di Reno, Bentivoglio. «Il servizio» spiega Coop in una nota «rappresenta per la Cooperativa un importante passo verso la multicanalità, in piena sinergia con i 37 punti vendita presenti in città e negli altri comuni raggiunti da EasyCoop».

a cura di Mauro Giordano

Emil Banca cresce ancora con le BCC di Vergato e Parma

Dopo la fusione dello scorso febbraio con il Banco Cooperativo Emiliano che ha dato vita ad una delle più grandi Bcc d’Italia, Emil Banca fa sue altre due realtà del credito cooperativo: Bcc di Vergato, un’ex cassa rurale con alle spalle più di un secolo di storia e un’ottima solidità patrimoniale, e Banca di Parma, la Bcc nata pochi anni fa che con questa operazione diventerà più competitiva. Le assemblee degli Istituti coinvolti nell’operazione di fusione per incorporazione si terranno il prossimo 22 ottobre e se i Soci daranno il via libera avrà decorrenza dall’1 dicembre. Dopo questa operazione Emil Banca potrà contare su 47.300 soci e circa 155.000 clienti di cui ben 22.380 aziende locali. Il patrimonio ammonterà a 341 milioni di euro di cui 105 milioni costituiti da capitale sociale mentre i mezzi amministrati raggiungeranno circa i 7,37 miliardi di euro (2,6 miliardi di euro di impieghi e 4,8 miliardi di euro di raccolta). Le filiali della Banca saranno 89 ed i dipendenti 734. Il territorio di competenza vedrà un consolidamento della presenza su Parma e un allargamento nell’alta valle del Reno, nell’Appennino Bolognese, dove Emil Banca è già presente e radicata.

a cura di Mauro Giordano