Lavoro festivo a Mondo Convenienza. Il giudice dà ragione ai lavoratori

Si erano rifiutati di lavorare l’8 dicembre 2016, nonostante il contratto firmato al momento dell’assunzione prevedesse il lavoro anche nelle feste comandate. L’azienda aveva risposto con un biasimo scritto e la trattenuta in busta paga per il giorno di assenza. Loro, sei dipendenti del negozio di Mondo Convenienza di Bologna, sono andati in tribunale, assistiti dall’avvocato Guido Reni. E un anno dopo è arrivata la sentenza: il giudice del lavoro ha annullato le sanzioni disciplinari e condannato La Primula Mobili srl, la società che gestisce il negozio di Mondo Convenienza, a restituire la paga trattenuta e a pagare le spese processuali. È il secondo atto dello scontro in tribunale fra la Filcams Cgil e Mondo Convenienza, a pochi mesi dalla prima sentenza, che riguardava due lavoratori che si erano astenuti a Ferragosto. Anche in quel caso il giudice aveva condannato l’azienda, in quella che era stata la prima sentenza del genere sotto le Due Torri.

Minarelli, gli esuberi volontari superano le richieste di Yamaha

Sono 58 gli esuberi volontari nello stabilimento della Motori Minarelli di Calderara. Dieci in meno rispetto ai 68 iniziali annunciati. Ma ne sarebbero bastati 50, o anche qualcuno in meno, per convincere la dirigenza dell’azienda di proprietà di Yamaha a firmare l’accordo e a chiudere la quarta vertenza nel giro di pochi anni. I dipendenti però hanno fatto la fila per lasciare lo stabilimento in cui hanno passato, in molti casi, decenni. Nel giro di pochi giorni erano già in 71, oltre un quarto dei poco più di 250 totali, ad aver chiesto il licenziamento. In cambio una buonuscita da 75.000 euro lordi da cui saranno detratti, per chi lo chiederà, i soldi per attivare un servizio di outplacement, cioè percorsi di riqualificazione in un’agenzia esterna. Usciranno comunque in 58, privilegiando i reparti in cui erano indicati gli esuberi e poi l’ordine di presentazione della domanda. Ma avrebbero potuto essere molti di più. Comunque, secondo Fim e Fiom, l’accordo «non risolve i problemi che restano aperti, a partire dall’inadeguatezza del piano industriale di Yamaha».

La Perla, Scaglia vende al fondo cinese Fosun

La Perla potrebbe diventare cinese. Il prossimo padrone del gruppo fondato 63 anni fa da Ada Masotti potrebbe essere il fondo Fosun, con base a Shangai. Un colosso che conta in portafoglio asset per 75 miliardi di dollari e non è nuovo sulla via Emilia, visto che in mano ha già il marchio Caruso con il suo stabilimento produttivo nel Parmense. Il fondo e La Perla hanno diffuso un comunicato in cui annunciano che la Pacific Global Management (holding della famiglia Scaglia) dà a Fosun International un periodo di esclusiva di 30 giorni, nel corso del quale gli acquirenti porteranno a termine le due diligence e decideranno se andare avanti con l’acquisizione della quota di controllo della storica azienda di via Mattei. Ora la palla è in mano al comitato di investimenti di Fosun, che avrà l’ultima parola. Quattro anni fa l’azienda era sull’orlo del fallimento. All’epoca il proprietario era straniero, il fondo americano Jh Partners. A comprarla, in tribunale, fu un italiano: Silvio Scaglia, fondatore di Fastweb. Vinse un’asta all’ultimo rilancio contro Calzedonia e gli israeliani di Delta. La pagò 69 milioni di euro, per poi investirne 350 nel quadriennio successivo.

Tutti rinviati a giudizio gli ex vertici di Carife

Tutti rinviati a giudizio. È la decisione del giudice per l’udienza preliminare per i 12 imputati nel procedimento sull’aumento di capitale Carife da 150 milioni di euro del 2011, origine, per l’accusa del crac del 2015. Il gup Piera Tassoni ha ritenuto che le posizioni dei dodici imputati debbano essere vagliate da un collegio, fissando la prima data per il processo 18 giugno prossimo. Gli imputati sono gli ex vertici di Carife: Daniele Forin, Sergio Lenzi, Davide Filippini, Michele Sette, Paolo Govoni, Teodorico Nanni; poi Michele Masini della società di revisione Deloitte & Touche; Ezio Soardi e Spartaco Gafforini di Banca Valsabbina; Germano Lucchi, Adriano Gentili e Maurizio Teodorani di CariCesena. Le accuse sono quelle di formazione fittizia di capitale falso in prospetto, aggiotaggio, ostacolo alla vigilanza e, infine, come conseguenza della formazione fittizia del capitale, la bancarotta fraudolenta. Intanto nei mesi di novembre e dicembre è stata conclusa l’incorporazione di Carife in Bper.

Da Bologna alla Cina con 60 voli diretti

È stato presentato all’aeroporto Marconi il nuovo pacchetto di voli che da giugno 2018 collegherà Bologna con la Cina. HangzhouNanchangShenyangTaiyuane Xi’an: queste le cinque città in collegamento con lo scalo bolognese, per un totale di 60 voli in arrivo e altrettanti in partenza, con le rotte, operate dalla compagnia Blue Panorama Airlines, che saranno gestite dal tour operator cinese Phoenix Trave Worldwide. L’obiettivo ora sarà quello di attivare i voli di linea sulle nuove rotte cinesi, senza limitarsi a un servizio incoming – come avverrà il prossimo anno – ma anche outgoing, per gli italiani intenzionati a recarsi in Cina per lavoro o turismo. L’avvio delle nuove tratte, in ogni caso, contribuisce a incrementare il network di destinazioni offerte dall’aeroporto Marconi, che negli ultimi anni ha iniziato a investire nelle rotte turistiche con i paesi orientali. Il primo volo diretto da Nanchang atterrerà sotto le Due Torri il 15 giugno 2018; il 17, invece, sarà la volta del boeing proveniente da Hangzhou, città di sei milioni di abitanti a 140 chilometri da Shangai e area d’origine della maggior parte della comunità cinese residente in Italia. Dopo altri due giorni, sbarcheranno i passeggeri provenienti da Shenyang, principale centro finanziario del Paese, e poi ancora quelli di Taiyuan, hub stradario e ferroviario nel nord della Cina, paragonato, per caratteristiche logistiche, al capoluogo emiliano. Il 23 giugno 2018 atterreranno invece i cinesi di Xi’an, la Silicon valley d’Oriente, anche sede del famoso «esercito di terracotta». La sequenza dei voli si ripeterà fino all’11 ottobre, ma il programma potrà subire un’estensione anche nei mesi successivi. Le tratte Bologna-Cina arrivano dopo un importante traguardo già raggiunto dall’aeroporto Marconi, cioè la certificazione d’accoglienza Welcome Chinese della Chinese tourism academy, il riconoscimento governativo cinese che certifica l’offerta di servizi aeroportuali pensati per i passeggeri e in grado di favorire scambi con il mercato cinese.

Ryanair torna in pista al Fellini di Rimini

Ryanair torna a solcare i cieli di Rimini. Da marzo, per la stagione estiva, ci saranno infatti tre nuove rotte. Si vola infatti su Kaunas (un volo a settimana), Londra Stansted (due voli) e Varsavia Modlin (un volo). «Per noi è un grande risultato – ha detto Leonardo Corbucci, ad di AiRiminum 2014, società di gestione del Fellini – siamo felici e orgogliosi del risultato raggiunto che vogliamo dedicare all’intero territorio, con cui desideriamo condividere un brindisi virtuale. Il ritorno di Ryanair a Rimini, con queste prime tre rotte, rappresenta l’avvio di un progetto dalle grandi opportunità». David O’Brien, chief commercial officer di Ryanair aggiunge:  «Siamo pronti a lavorare a stretto contatto con l’aeroporto di Rimini e a incrementare traffico, rotte e posti di lavoro nei prossimi mesi e anni».

Black Friday con sciopero al centro Amazon piacentino

Le sigle sindacali di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl hanno indetto uno sciopero dei dipendenti di Amazon che lavorano nel centro di distribuzione di Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. Lo sciopero è stato organizzato tra venerdì 24 novembre, cioè il giorno in cui ricorre il Black Friday, e sabato 25 novembre. I lavoratori del centro di Castel San Giovanni che hanno scioperato chiedono che Amazon Italia aumenti gli stipendi, e che siano introdotti dei premi aziendali per i periodi in cui si lavora di più. Sull’adesione alla protesta è subito partito un balletto di cifre tra i sindacati e l’azienda, con quest’ultima che ha parlato del 10% di lavoratori con le braccia incrociate: secondo le sigle dei lavoratori però la protesta ha toccato una percentuale del 50%. Nel frattempo nell’ambito sindacale, la multinazionale ha deciso di far saltare qualsiasi incontro con i rappresentati sindacali.

Fondazione Golinelli e HP per la formazione 4.0

HP e Fondazione Golinelli portano a Bologna la scuola del futuro: apre dentro l’Opificio il «Learning studio», l’aula hi-tech digitalizzata dove studenti e docenti possono sperimentare nuove metodologie di studio e di insegnamento 4.0. Ultimo tassello del progetto internazionale promosso dalla multinazionale dell’informatica americana «Reinvent the Classroom», in collaborazione con l’Ong Digital Promise Global, per supportare l’apprendimento ibrido evoluto del futuro. E primo ambiente in Europa dentro a una fondazione aperto alla collettività (in Italia c’è un altro Learning studio a Milano, dentro il Collegio San Carlo). «Opificio Golinelli ambisce a divenire uno dei principali hub della formazione, della cultura imprenditoriale e della ricerca scientifica e tecnologica in Italia e in Europa», ha spiegato Antonio Danieli, direttore generale di Fondazione Golinelli. «Grazie alla preziosa collaborazione con la Fondazione Golinelli oggi abbiamo la possibilità di estendere un progetto innovativo come Reinvent the Classroom a un’importante area del territorio italiano» , ha commentato Tino Canegrati, Amministratore Delegato, Hp Italy.

Lamborghini con il Mit per la supercar elettrica

Una collaborazione con due laboratori del Mit e un prototipo per immaginare l’auto del futuro, sempre con il simbolo del Toro sul muso ma spinta dall’elettricità invece che la benzina. Lamborghini ha presentato al Massachusetts Institute of Technology una concept car che è il primo risultato di un lavoro iniziato circa un anno fa con l’università americana. Si chiama «Lamborghini del Terzo Millennio» e rappresenta la prima immagine tangibile di ciò che potrebbe essere, in futuro, una supersportiva elettrica per come la intende la casa automobilistica di Sant’Agata Bolognese. Per l’ad Stefano Domenicali l’accordo col Mit è «l’inizio di una collaborazione tra due realtà eccezionali per la definizione di un progetto che intende scrivere una pagina importante nel futuro delle supersportive del terzo millennio». Fantascienza, ma neanche troppo visto che da Sant’Agata hanno attraversato l’oceano per iniziare un lavoro con il Mit per cui non c’è la data di scadenza. Impossibile prevedere quando la supercar elettrica scenderà realmente in pista. Mentre manca poco Per il lancio di un nuovo modello: il supersuv Urus sarà presentato il 4 dicembre.

Mc Donald con 150 corrieri per gli hamburgher a domicilio

La «guerra» del take away sotto le Due Torri adesso include anche gli hamburger di McDonald’s. E così a pizze, involtini cinesi, sushi e tortellini da passeggio, nelle prenotazioni online dei bolognesi ora si sono aggiunti anche i menù a stelle e strisce della corazzata americana. Saranno 150 i corrieri per recapitare a casa hot dog e milkshake. La ditta Glovo, partner di McDonald’s per le consegne a domicilio, ha già cominciato le selezioni in città. L’avvio del take away rientra nel piano investimenti di McDonald’s lungo la via Emilia, dove l’azienda è presente con 53 ristoranti (di cui 14 a Bologna) e dà lavoro a un mini-esercito di 1.600 dipendenti.